mercoledì 20 aprile 2011

2- "Piacere mio, Gin"

Le lacrime rimasero dentro gli occhi che volevano esplodere. Le respingevo dentro e nella mia testa la voce della mia coscienza non faceva altro che farsi sentire. Diceva cose che per me non avevan senso, frasi tipo "Gin, cazzo smettila".
Più si faceva sentire, più sentivo le lacrime scendere dal viso e più m'incazzavo. Non potevo piangere ancora. No, non dopo quello che mi aveva fatto. Non dopo essersene andato senza neanche dirmi perchè.
Vidi Vale che si girò immediatamente verso di me. Affondai la testa in quei capelli morbidi, che sapevano di miele. E quel profumo era familiare, era come sentirsi a casa.
"Vale, ti bagno tutta così"
"Smettila Gin, cazzo smettila. Quando la capirai che non è più nella tua vita? Quando capirai che forse non ne ha neanche mai fatto parte? Quando capirai che è stata tutta una grande presa per il culo? Cristo, dimmi quando capirai che è solamente un coglione".
Non avevo mai sentito Vale così arrabbiata. Lei è la tipica ragazza calma, che si limita a dar consigli e non giudicare. Lei è quella che è sempre fine, che non dice mai parolacce. Un pò l'opposto di me, insomma.
"Scusa"
"No, scusa non lo devi chiedere a me. Scusa lo devi chiedere a te stessa. Scusa lo devi chiedere ai tuoi occhi, alle tue guance, alla tua testa e alla tua bocca. Fammi un sorriso"
"Ma...""Fallo"
"Sarebbe falso"
"Cristo, ma lo vedi? Vedi come ti sei ridotta? Vedi come stai? Gin, non puoi umanamente parlando andare avanti così"
"Ma io sto bene"
"Si, infatti hai il trucco colato e gli occhi lucidi perchè stai bene. Ma smettila, va"
"E' un momento. Mi è venuto in mente e son scoppiata a piangere, ma solo per il ricordo a me non me ne frega niente di Lui, almeno, non ora"
"Come vuoi, non so che dirti"
Era la prima volta che la vedevo incazzata. Era la prima volta che alzava il tono di voce con me, era la prima volta di tutto, insomma.
La vidi andare dentro a prendere due frappè, come piacciono a me e a Lei. Cioccolato e nocciola.
"Sei un tesoro"
"Si, si. Basta che la smetti. Comunque scusa, non volevo far scenate. Non volevo arrabbiarmi e alzar la voce. Ma vederti star male ancora per Lui mi da fastidio. Sei bella, ne puoi trovare enne come Lui, se non migliori e invece? Ti impunti. Mannaggia a te"
Sorridevo, mi aveva fatto sorridere veramente. Era uno di quelli che veniva dal cuore.
Intanto vidi due ragazzi che si stavano avvicinando, vidi Vale che li salutava.
"Ei, Vale, come stai?"
"Tutto bene voi?"
"Non c'è male"
"Ah, piacere io sono Chris, lui è Sam"
"Piacere mio, Gin"
Mi sedetti e Sam m'aveva colpito. Indubbiamente era un bel ragazzo. S'accorse che lo guardavo e abbassai lo sguardo arrossendo.
"Vale, vado un attimo a salutare Bea, ha appena girato l'angolo"


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